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Il tumore alla mammella, pur continuando ad essere la patologia oncologica più diffusa tra le donne, presenta ormai percentuali di guarigione sempre maggiori. In Italia, come in tutti i Paesi dell’Unione Europea, la legislazione prevede che le donne possano curarsi in centri di Senologia multidisciplinari totalmente dedicati, dalla diagnosi al trattamento del tumore al seno, strutture dove siano garantiti standard qualitativi omogenei: le Breast Unit
Il documento “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia” scaturito dalla conferenza Stato Regione del 18 dicembre 2014, richiede a tal riguardo una risposta complessa e articolata da parte di tutte le componenti assistenziali. Si impone, dunque, un momento di riflessione sulla necessità e modalità del controllo della “qualità” della diagnosi e cura all’interno del complesso percorso senologico e una risposta formativa e culturale consapevole da parte di tutte le competenze disciplinari.
In tale articolato sistema il momento diagnostico rappresenta il primo avamposto di una Breast Unit . Qui si definisce la “prima” diagnosi di tumore al seno cui farà seguito l’approfondimento diagnostico-terapeutico e il follow-up successivo. Il tecnico di Senologia è, dunque, al centro di un momento cruciale, critico, di riferimento , in cui le competenze tecnico scientifiche, le abilità comunicative, l’alta professionalità unitamente all’utilizzo di tecnologie avanzate, devono integrarsi con l’elemento umano e le implicazioni che hanno a che fare con l’evento. Obiettivo del corso – propedeutico alla parte pratica del percorso di alta formazione in “Master in Tecnica mammografica e diagnostica senologica” proposto dalla Scuola – è fornire gli elementi conoscitivi indispensabili per consentire ai TSRM di poter lavorare in diagnostica senologica in piena autonomia e nel rispetto dei parametri di qualità internazionali.
14 ottobre
08.30: Registrazione partecipanti
09.00: Introduzione: l’impegno della Scuola per la formazione dei TSRM. C. Andreoli
09.15: Il Volontariato e l’azione di promozione delle Breast Unit. A. Patrini
09.30: Anatomia, fisiologia e patologia mammaria. L. Runza
10.45: L’evoluzione della mammografia: dall’analogico alla tomosintesi. R. Amadori
11.30: Clinica e semeiotica radiologica ed ecografica della mammella. R. Amadori
12.15: Interventistica: stereotassi e biopsie ecoguidate. P. Quadri e M. Savoini
13.00: Fine sessione
14.00: RM apparecchiature, indicazioni e controindicazioni. A. Pagani
14.30: Localizzazione preoperatoria: roll, snoll e linfoscintigrafia. A. Rubino
15.00: Screening mammografico come strumento di sanità pubblica. A. Silvestri
15.45: Modelli di comunicazione e abilità relazionali nello screening. P. Ceresa
16.30: Conclusione 1° giorno
Mercoledì 15 ottobre
09.00: Screening vs. clinica: modelli a confronto. C. Dellabianca e S. Sfondrini
09.30: L’imaging degli errori mammografici. C. Della bianca e S. Sfondrini
10.15: Strumenti per la valutazione delle qualità mammografica. M.G. Bisogno
11.15: Il tecnico di Senologia: ruolo e formazione. M.G. Bisogno e S. Pedilarco
12.30: Tumore della mammella; l’evoluzione delle cure. C. Andreoli
13.30: Conclusione del corso
Rosella Amadori, Fondazione Salvatore Maugeri, Milano
Claudio Andreoli, Humanitas Cancer Center, Rozzano
Maria Giuseppa Bisogno, Fondazione Cà Granda Policlinico, Milano
Piera Ceresa, Screening mammografico, AST, Milano
Chiara Dellabianca, Fondazione Cà Granda Policlinico, Milano
Alessandra Pagani, Fondazione Salvatore Maugeri, Milano
Adele Patrini, Presidente CAOS, Varese
Stella Pedilarco, Fondazione Cà Granda Policlinico, Milano
Paolo Quadri. Volpara solution
Arianna Olga Rubino, Humanitas Cancer Center, Rozzano
Letterio Runza, Fondazione Ca’ Granda Policlinico, Milano
Michela Savoini, Fondazione Salvatore Maugeri, Milano
Maria Silvia Sfondrini . Fondazione Cà Granda Policlinico, Milano
Anna Silvestri, Screening mammografico AST, Milano
